A due chilometri da Peschici sorge il piccolo santuario della Madonna di Loreto grande quanto una grossa barca. E’ il santuario che un gruppo di pescatori di Peschici decisero di costruire in una notte di tempesta. Usciti di buon mattino per la pesca furono sorpresi dal fortunale verso sera, quando erano già sulla via del ritorno. Le nuvole basse e nere erano squarciate da sinistri bagliori. La grossa barca vagava nella notte trascinata dal vento e dalle correnti. La situazione era grave, ma le speranze dei devoti pescatori si nutrivano di preghiere e di invocazioni. All’improvviso una luce tracciò il profilo della montagna e della costa. Qualcuno lassù in alto sull’alta rupe indicava loro la rotta della salvezza. Quando sbarcarono, il primo pensiero fu quello di ringraziare la Madonna. In seguito i pescatori sciolsero il loro voto e costruirono una cappella, grande quanto la loro barca, dedicandola alla Madonna di Loreto. La cappella è rimasta sempre nel cuore dei devoti pescatori di Peschici. Essa è il loro punto di riferimento spirituale e in essa continuano a ringraziare la Madonna per tutto il bene che ha fatto a loro e a tutta l’umanità. Il piccolo tempio ospita diversi ex voto marinari a forma di barche e velieri. Altri ex voto sono costituiti da remi e altri attrezzi marinari. La festa si celebra il secondo lunedì dopo Pasqua. Gli abitanti del paese, con i pescatori e i marinai in testa, si recano al piccolo santuario. Dopo la messa, è usanza consumare i graziosi dolci pasquali, comuni in tutto il Gargano, a forma di cestelli con le uova sode chiamati in idioma locale “i canistredd’.