Vico del Gargano
Soprannominato il “paese dell’amore”, Vico del Gargano è uno dei comuni tra “I Borghi più belli d’Italia”. La sua origine è antichissima; ne è testimonianza la scoperta di insediamenti preistorici nei pressi della Foresta Umbra e del sito di una necropoli dell’età del ferro su una collina, chiamata Tabor, da cui secondo la tradizione si sarebbe sviluppato il centro abitato.
Fu colonia di Slavi venuti dalle coste orientali dell’Adriatico, che si mescolarono ai residenti nel centro fortificato che fu chiamato vicus, cioè “gruppo di case, villaggio”.
Nel XII secolo fu conquistata da Federico II che ne fece un territorio di caccia e ne favorì la rinascita. Testimonianza di quel periodo è il caratteristico centro storico, un vero labirinto di stradine e vicoli stretti su cui si affacciano case e palazzi caratteristici. In questo percorso, un piccolo angolo suggestivo, ritrovo per coppie di innamorati, è il famoso “vicolo del bacio”: stradina estremamente stretta da percorrere, larga non più di 50 cm e lunga circa 30 m, per cui gli innamorati sono costretti a “sfiorarsi” per potervi passare. Il vico costituisce una delle viuzze più romantiche del piccolo centro garganico che non a caso ha San Valentino come suo protettore.
La zona dì Vico e ricchissima di sorgenti, circa 80, che irrigano gli agrumeti, vanto del paese da diversi secoli. Gli agrumi autoctoni della specie “Arancia bionda del Gargano” e “Limone Femminello del Gargano“, per la loro qualità, hanno recentemente ottenuto il marchio di garanzia IGP (Indicazione Geografica Protetta).
Vico, oggi, conserva ancora la sua floridezza naturale e ambientale: all’interno del suo territorio ricade buona parte della Foresta Umbra, considerata il polmone verde del Parco Nazionale del Gargano.
Da non Perdere
- Cinta muraria. Nel 1292 Teodisco de Cuneo maestro dei balestrieri, uomo d’armi, provvede Vico di un organizzato sistema di difesa con una superba cinta muraria guarnita di circa venti torri.
- Castello Normanno-Svevo. Recentemente restaurato, la sua costruzione è da attribuire a Federico II. Nella sagoma quadrilatera del castello moduli architettonici diversi evidenziano tempi, funzioni e culture artistiche che si succedono, dai Normanni agli Aragonesi. Motivi di difesa sono alla base del primo impianto del complesso, che in età sveva assume gli ideali residenziali di una “domus solaciorum“.
- Trappeto medievale (Maratea) e museo etnografico. Situato all’interno dell’antico borgo, si tratta di un antico trappeto, cioè un frantoio da olive, risalente al XIV secolo. Costituisce un esempio della tradizione locale che faceva di questo strumento un mezzo fondamentale per la propria sussistenza. Nel museo è possibile vedere da vicino i luoghi in cui avveniva la spremitura con gli attrezzi della cultura contadina antica.
- Palazzo della Bella. Costruito nel XX secolo, ad opera di Ignazio Della Bella, ripropone l’architettura neo-gotica di Palazzo Vecchio a Firenze. Si sviluppa su due piani, delimitati da due torri circolari più piccole e dalla maestosa Torre che domina il palazzo.
- Chiesa Matrice “Cappella di San Valentino”. Sotto il titolo della “Beatissima Vergine Assunta”, la parrocchiale più antica di Vico fu fondata accanto al castello, a coronamento di un’altura ai cui fianchi si stringono tuttora assiepate le case della Civita e del Casale.
- Chiesa S. Maria. E’ una piccola chiesa appena fuori le mura, sotto l’antica Civita, a guardia di un torrente che dà origine all’Asciatizzi. Il nome lo deve alla pia costumanza di seppellirvi le vergini ed i fanciulli, come è attestato nel “Libro dei Defunti”, conservato nella Chiesa Madre con scritturazioni che vanno dal 1600 in avanti.
- Convento dei Cappuccini. Edificato del 1566 dal marchese Caracciolo, fu danneggiato da un terremoto nel 1646, ristrutturato, l’interno venne dotato di un ricco apparato ornamentale.
- Necropoli Paleocristiana di Monte Pucci
- Necropoli dell’età del ferro di Monte Tabor.
Culture Arte e Tradizioni
- 14 febbraio: Festa di San Valentino. La statua viene portata in processione, ricoperta di arance e zagare di produzione locale. Questi agrumi costituiscono l’elemento caratterizzante della festa.
- Agosto: Sagra dell’olio d’oliva
- Agosto: “Rassegna culturale e manifestazioni folcloristiche”.
- 20/22 settembre: San Matteo, Fiera del bestiame e dell’artigianato
Produzioni Locali
Dal XVII secolo che gran parte dell’economia di Vico del Gargano si basa sull’agrumicoltura.
Le colture intensive e la creazione e l’apertura di mercati nuovi anche esteri (Venezia e Dalmazia), crearono un diffuso benessere del quale tutti beneficiarono. È un paradiso terrestre dove gli agrumi maturano lungo tutto l’anno: si inizia ad aprile/maggio con l’arancia bionda, la cui raccolta prosegue fino a settembre, giugno è il momento della limoncella e a Natale si raccoglie la duretta.
Gastronomia
I piatti tipici di Vico del Gargano sono:
Acqua sale con uova e asparagi, Orecchiette con la rucola, Caserecci scampi e cime di rapa, Ciambotta, Troccoli con le seppie ripiene, Fave e cicoria.
Come arrivare
In auto:
Dal Nord: Autostrada A14 (Bologna – Bari ) uscita di Poggio Imperiale , Superstrada per Vico del Gargano.
Dal Centro: A1 (Roma-Napoli) o A24 (Roma-Pescara) uscire al casello di Foggia, proseguire sulla SUPERSTRADA S.S.89 per Vico Garganico.
Dal Sud tirrenico: A16 (Napoli-Bari) uscire al casello di Candela, direzione Foggia e proseguire sulla SUPERSTRADA S.S.89 .
Dal Sud ionico-adriatico A14 (Taranto-Bari) uscire al casello di Foggia, proseguire sulla SUPERSTRADA S.S.89.
In treno:
Giunti alla stazione di Foggia, coincidenza con i treni locali diretti a Vico o servizio autopullman integrativo.
In aereo:
Aeroporto “Palese” di Bari e aeroporto “G. Lisa” di Foggia, trasferimento con mezzi pubblici o di linea.
Numeri utili
SANITA’:
Pronto Soccorso: viale Cappuccini, 1 tel.0884/993998.
ORDINE PUBBLICO:
Carabinieri:via Sueripolo, 16 tel. 0884/991010.
Polizia Municipale: p.zza S. Domenico, tel. 0884/991009.
Corpo Forestale: via S. Filippo Neri, 106 tel. 0884/991102.
ARTE E CULTURA:
Biblioteca Comunale: v. Aldo Moro, tel. 0884/994666.
Museo Trappeto Maratea: via castello.
Museo Archeologico: via sturzo, 3 tel 0884/993768.
Cine- teatro: via S. F. Neri, tel. 0884/991028.
GENERICHE:
uffico Postale: via Zingarelli, tel. 0884/991349.
Municipio: p.zza S. Domenico, tel. 0884/991018.
TRASPORTI:
S.I.T.A.: tel 088177311.
Ferrovie del Gargano: 0881.772491 / 0882.221414.