Rignano Garganico
L’abitato di Rignano Garganico sorge su un colle che si protende sul Tavoliere e domina dall’alto dei suoi 600 mt la piana della Terra di Capitanata; è per questo motivo che viene definito il “balcone della Puglia” e molti amanti del deltaplano usano le sue ripide alture come lancio per i loro voli.
Il panorama è unico, e gli amanti del deltaplano trovano proprio qui la migliore rampa di lancio per il volo. Il comune sembra vantare origini antichissime, ma appare per la prima volta solo nel 1158, nel documento di annessione all’Abbazia di Montesacro. Resta infatti difficile risalire alle effettive origini di Rignano Garganico. Nei dintorni della città sono stati rinvenuti numerosi siti archeologici, il più importante dei quali è Grotta Paglicci. Da visitare il centro storico e il Palazzo Baronale con la sua torre dell’XI secolo.
Da non Perdere
Grotta Paglicci
Dal 1961 ad oggi, sono stati portati alla luce oltre 40.000 reperti, tra i quali numerosi strumenti litici, scheletri umani interi e parziali, oggetti d’arte mobiliare, dipinti parietali di cavalli (due piccoli e uno grande, quest’ultimo ormai quasi scomparso; in più, una zampa di cavallo che doveva far parte di un dipinto più grande realizzato sulla volta dell’atrio dell’attuale, atrio della Grotta), impronte di mano (in positivo e in negativo), focolari, resti di animali ed altro. In paese da tempo si attende, la realizzazione di un vero e proprio Museo, che porti finalmente a Rignano buona parte dei reperti e soprattutto quel flusso turistico da sempre sognato.
Attualmente gli scavi, sono condotti da una équipe di esperti del Dipartimento di Archeologia e Storia delle Arti dell’Università di Siena, capitanata dal prof. Arturo Palma Di Cesnola, cittadino onorario di Rignano, nonché pugliese di origini lucerine. Nell’ultima campagna di scavo (1998) sono venuti alla luce diversi
graffiti, su ossa e su pietra, risalenti ad un arco di tempo che oscilla tra i 13 mila e i 25 mila anni da oggi. Poco chiari, perché parziali, finora se n’è decifrato solo uno che riguarda un cervide con delle bellissime corde, grossi occhi e muso allungato. Alcuni di essi, ancora in fase di studio, potrebbero rivoluzionare la preistoria mondiale.
Grotta Spagnoli
Per diverso tempo (negli anni ’70) Grotta Spagnoli è stata oggetto di scavi e di studi da parte di una missione dell’Università di Firenze, capitanata dalla prof.ssa Guerri.
Il materiale restituito in pochi anni di scavi risale quasi tutto al Paleolitico Medio, con una datazione che oscilla tra gli 80 mila e i 40 mila anni da oggi.
L’industria litica ritrovata è da ascrivere ad una fase molto originale del Musteriano.
Nella grotta sono stati rinvenuti anche materiali di probabile provenienza vulcanica, studiati dal prof. Magaldi dell’Istituto di Mineralogia e Geologia dell’Università di Firenze.
Palazzo Baronale
Il Castello-Palazzo Baronale, potrebbe essere stato costruito tra il 1095 e il 1129, su un’antica e rudimentale costruzione. La torre cilindrica, adiacente il palazzo, invece, sembra sia stata edificata qualche anno prima, per mano bizantina (X-XI secolo). Anche in questo caso, pare che la stessa sia stata innalzata su una struttura preesistente.
Centro Storico
Questo piccolo centro del Gargano ha origini molto antiche, il centro storico è attraversato da vicoli e stradine labirintiche, che gli conferiscono grande fascino.
Culture Arte e Tradizioni
Aprile: “Festa della Madonna di Cristo”.
Agosto: “Sagra del Musciska”.
16 Agosto: “Festa Patronale di San Rocco”.
11 Novembre: “Sagra dell’oliva”.
Produzioni Locali
A Rignano Garganico si produce olio, data la ricchezza del territorio di piante di olivo ultracentenarie, che caratterizzano il paesaggio agrario circostante, sono spettacolari per forme e dimensioni e offrono uno scenario unico a turisti e visitatori.
Grazie alla presenza di due linee di lavorazione si produce in prevalenza olio extra vergine d’oliva di Ogliarola, ma anche di Provenzana e Coratina, da agricoltura biologica, certificato da A.I.A.B (Reg. CE 2092/91) e dal Consorzio a Denominazione d’Origine Protetta Daunia Verde. Inoltre, nell’annessa antica casa padronale, di proprietà dei Marchesi di Corigliano, è presente un antico frantoio in pietra, probabilmente unico nel suo genere all’interno del Promontorio del Gargano.
Gastronomia
La cucina locale di Rignano Garganico è impostata su prodotti essenzialmente di mare: pesci, crostacei, frutti di mare, ma soprattutto sui prodotti del lago: anguille e capitoni.
PIATTI TIPICI:
Capitone in bianco; Orecchiette con brasciolette; Tiella di riso e cozze; Frittata di asparagi; Cozze ripiene al sugo.
Come arrivare
In auto:
Dal Nord: Autostrada A-14 uscire al casello di Foggia, proseguire sulla SUPERSTRADA S.S.89 Foggia-Cagnano Varano.
Dal Centro: Autostrada A-1 (Roma-Napoli) o A-24 (Roma-Pescara) uscire al casello di Foggia, proseguire sulla SUPERSTRADA S.S.89 per Cagnano Varano.
Dal Sud tirrenico: Autostrada A-16 (Napoli-Bari) uscire al casello di Candela, direzione Foggia e proseguire sulla SUPERSTRADA S.S.89 per Cagnano.
Dal Sud ionico-adriatico: Autostrada A-14 (Taranto-Bari) uscire al casello di Foggia, proseguire sulla SUPERSTRADA S.S.89 per Cagnano.
In treno:
Giunti alla stazione di Foggia, coincidenza con i treni locali diretti a Cagnano o servizio autopullman integrativo.
In aereo:
Dall’aeroporto “Palese” di Bari e dall’aeroporto “G. Lisa” di Foggia, trasferimento con mezzi pubblici o di linea.
Numeri utili
SANITA’:
Guardi medica: c.so Giannone, 10 tel. 0882/820019.
ORDINE PUBBLICO:
Carabinieri: via Generale della Chiesa, 1 tel. 0882/820000.
Polizia Municipale: via Leonardo Da Vinci, tel. 0882/820006.
GENERICHE:
Municipio: via Leonardo Da Vinci, 6 tel. 0882/820020.
Ufficio Postale: via Pio XXII, tel 0882/20024.
TRASPORTI:
S.I.T.A.: tel 0881/773117.
Ferrovie del Gargano: 0882/221415.
Ferrovie dello Stato: 0882/221015.