Lesina
Il paese è adagiato su una penisoletta della sponda meridionale della omonima laguna.
Il territorio di Lesina, Contea del Ducato di Benevento e sede di cattedra vescovile, era noto già al tempo dei romani con il nome Alexina. Venne rifondata da pescatori dalmati. Accolse prima i profughi di Lucera in fuga dall’imperatore Costante II e dopo 8 secoli i fuggiaschi delle Isole Tremiti.
Lago e mare, flora e fauna, natura protetta e sviluppo turistico, sono i binomi peculiari di Lesina e del suo variegato territorio.
Tutta la parte orientale del lago è stata sottoposta a regime di “Riserva Naturale di Ripopolamento Animale“.
Lo sviluppo turistico è particolarmente concentrato nell’area a nord della città, quella che si affaccia sul mare. Qui sorge Marina di Lesina, ripetutamente premiata tra le località turistiche italiane per la purezza delle sue acque.
Tra le più grandi lagune del Mediterraneo, Lesina, deve la sua notorietà alla ricchezza delle sue dolci acque. Vive nel Lago di Lesina, infatti, la famosa anguilla diventata presidio di Slow Food e molto conosciuta dagli chef e dai nutrizionisti sia per i suoi elevati valori nutritivi sia per il suo ottimo sapore.
Lesina diventa per cui una tappa obbligata per gli amanti della buona cucina che si dilettano a scoprire il Gargano anche con i profumi e i sapori delle ricette tipiche della tradizione locale.
Da non Perdere
- Chiesa Madre della SS. Annunziata
- Palazzo Vescovile
- Chiesa di San Clemente
- Centro Visite del Parco Nazionale del Gargano con relativo acquario lagunare
- Abbazia di Ripalta
- Laguna e Duna di Lesina. Lago salmastro, lungo circa 20 km e largo 3. È separato dal mare da una duna larga circa 800 metri. Nei periodi di bassa marea affiora l’isoletta di San Clemente.
- Oasi LIPU. Itinerario che costeggia il canneto e gli specchi d’acqua della riserva naturale istituita nel settore orientale del bacino.
- Bosco Isola. Sentiero con possibilità di escursione in laguna con comodi catamarani.
Culture Arte e Tradizioni
15 maggio: Festa patronale di San Primiano Martire