Oltre ai suoi suggestivi scenari marittimi il Gargano nasconde al proprio interno una faccia più rude ed aspra. La natura geologica del promontorio garganico, tipicamente carsica, ha dato vita a diffusi fenomeni di erosione sia in superficie sia in profondità, creando numerose voragini, conche e grotte.
Tra le formazioni carsiche più consistenti si trovano le doline (quasi 4.000 dislocate sul territorio). La più grande di queste (seconda in Europa) è la Dolina Pozzatina, con un perimetro di quasi 2 km e una profondità di 100 metri. È possibile raggiungerla tramite il sentiero che si snoda al km 13 dalla strada provinciale che da San Marco porta a San Nicandro Garganico. Si consiglia di fermarsi anche solo per un attimo sull’orlo di questa enorme “tinozza” per godere di un quadro naturale di una semplicità millenaria.
Oltre alle doline, le grotte costituiscono gli elementi più caratteristici del paesaggio. Le infiltrazioni idriche all’interno della roccia calcarea hanno creato, attraverso un lavorìo di secoli, pittoreschi scenari nel sottosuolo: stalattiti, stalagmiti, sale con colonne dall’aspetto di piccoli obelischi rendono questi luoghi dei veri e propri musei di sculture naturali. Solo sulla piana di Monte Nero, nei pressi di San Giovanni Rotondo se ne contano ottanta.
Tre le più famose troviamo:
- Voragine di Campolato (San Giovanni Rotondo): è la più profonda della Puglia. La grava, di assai difficile esplorazione, è la più profonda cavità ad andamento verticale del massiccio Garganico e una tra le più importanti dell’Italia Meridionale. Meta privilegiata negli itinerari speleologici della Puglia, essa funge da inghiottitoio per le acque provenienti dai monti che la circondano; questo fa sì che durante una precipitazione (e non solo) nella grotta scorra un impetuoso torrente sotterraneo
- Grotta di Montenero (San Marco in Lamis): Nella Grotta di Montenero ci si inoltra per qualche centinaio di metri nelle viscere della terra in un mondo di stalattiti e stalagmiti. Da un paio di anni, le locali associazioni di speleologia organizzano la ‘Santa Messa di Natale’ in questo emozionante scenario.
- Grotta dell’Angelo (San Nicandro Garganico)
- Grotta Pian della Macina (San Nicandro Garganico): La grotta della Macina, detta anche ‘dei Tre Regni’, ha al suo interno grandi colonne stalagmitiche e vi si accede attraverso un apertura parallela al piano campestre. E’ stata definita come la grotta più affascinante e bella dell’intero promontorio.
NOTA BENE: Il punto d’interesse è ‘fuori pista’ e pertanto la posizione della grava indicata dal navigatore è solo orientativa dal momento che la ricognizione sul terreno necessita di assistenza qualificata. Per Visite guidate rivolgersi a: Comune di San Nicandro Garganico – Ufficio Pubblica Istruzione e Cultura 0882477111 / Legambiente – Circolo Iride )
- Grava di Zazzano (San Marco in Lamis): La Grava di Zazzano costituisce una delle grotte più profonde scoperte in Puglia.
- Grotta di Papaglione (San Nicandro Garganico): La Grotta di Papaglione ha una galleria dalla quale si apre un pozzo profondo circa 50 metri. Al suo interno grandi colonne stalagmitiche. Visite guidate: Comune di San Nicandro Garganico – Ufficio Pubblica Istruzione e Cultura – 0882477111.