Il sapore del Gargano: viaggio tra ricchezze enogastronomiche
Ponte naturale verso l’oriente, meta di primaria importanza del pellegrinaggio cristiano, punto di incontro di diverse culture provenienti dalle sponde opposte dell’Adriatico, lo “sperone d’Italia” è attualmente uno dei centri propulsivi dell’economia turistica pugliese. Ciò che rende questo territorio ancora più attraente per i visitatori, però, è la capacità di unire alle bellezze paesaggistiche una ricca tradizione enogastronomica. I prodotti della tavola garganica sembrano riportare indietro nel tempo: la semplicità e genuinità dei piatti tipici locali li rende molto apprezzati per la loro ricchezza e gustosità.
Percorrendo la fascia costiera a nord del promontorio, si incontra la città di San Nicandro, “porta antica” garganica, dalle cui colline si ammira un panorama quasi unico, che abbraccia i due laghi costieri di Lesina e Varano, le Isole Tremiti e, in lontananza, nei giorni più limpidi, la Maremma abruzzese. Qui è possibile assaggiare il pancotto, pietanza tipica anche di altri centri garganici, solitamente accompagnato da un buon vino casereccio e da caciocavallo podolico, e i pupurat, dolce preparato specialmente durante il periodo carnevalesco.
Per concludere il pasto con un ottimo digestivo, ci si dovrà spostare a Rodi Garganico, apprezzata meta balneare dotata di accoglienti strutture ricettive e di un porto che le assicura collegamenti con le Isole Tremiti e con le coste dalmate. Le numerose coltivazioni di arance e limoni di cui è ricca le hanno attribuito l’appellativo di “città dei giardini”. Nei piccoli negozi di prodotti tipici che si snodano tra i bianchi vicoli del centro storico si potranno degustare ottimi liquori di agrumi: il limoncello preparato con i limoni “femminello”, l’arancino, il laurino e il mostocotto (liquore di amarene).
Le località garganiche più rinomate, però, sono senz’altro le città di Peschici e Vieste.
Peschici, località turistica che sorge in splendida posizione su una rupe a picco sul mare, è considerata, per la sua bellezza, la “Perla del Gargano”. Vieste, centro balneare più volte insignito della Bandiera Blu, per la sua distanza dagli altri centri e per essere la città più ad oriente di tutto il promontorio, venne ribattezzata spesso in passato “la sperduta”. I due centri storici sono ricchi di scorci di grande suggestione e di botteghe artigiane dove si gustano i piatti tipici della tradizione locale. Nel tratto costiero che da Peschici porta a Vieste, oltre a poter ammirare le antiche torri di avvistamento, è possibile anche visitare i famosi trabucchi, antiche costruzioni utilizzate per la pesca, che oggi sono adibiti a ristoranti. Qui si potranno assaggiare ottimi piatti a base di pesce, con menù variabile, a seconda di quanto pescato in giornata.
Spostandosi nell’entroterra, particolarmente suggestiva è la città di Vico, famosa per il suo centro storico, vero labirinto di stradine e vicoletti (tra cui il famoso “vicolo del bacio”), e per le sue gustose paposce: delle focacce farcite nei modi più disparati, così chiamate, per la loro particolare forma schiacciata.
Altri prodotti garganici divenuti presidio Slow Food sono le fave di Carpino, legumi che, considerati in passato la “carne dei poveri”, sono diventati oggi un piatto particolarmente raffinato, proprio perché rispetta i vecchi metodi di produzione. Le fave carpinesi sono preparate a “lenta cottura” nella pignata di coccio, accompagnate da cipolla e peperoncino e irrorate da un altro prodotto pregiato della zona: l’olio extravergine d’oliva. Questo raffinato prodotto, ricco di proprietà nutritive e benefiche, ricavato dalle numerose piantagioni di ulivi secolari disseminate sul Gargano, costituisce un’indubbia fonte di ricchezza per l’economia locale.
Nella zona più alta del promontorio è situata la città di Monte Sant’Angelo, celebre per il Santuario di San Michele (Patrimonio Mondiale dell’Umanità UNESCO), che dal VI secolo d.C. è famosa meta del pellegrinaggio cristiano. La città gode di un’ottima posizione geografica: dal belvedere è possibile ammirare il panorama che comprende tutto il golfo di Manfredonia, fino a scorgere le saline di Margherita di Savoia.
Oltre alla sua importanza religiosa, Monte Sant’Angelo è famosa per il suo pane, con la crosta morbida e croccante e l’interno soffice e compatto, originale per le grandi dimensioni delle pagnotte di 5-6 kg che raggiungono diametri anche di 70-80 cm. Spesso esse vengono appese fuori dalle botteghe che animano il centro storico, nelle quali è d’obbligo assaggiare le caratteristiche ostie ripiene, prelibato dolce tipico locale.
Il gusto del Gargano conquista per la sua genuinità ed eccellenza: al visitatore il piacere di scoprirlo.