Le grotte
Fenomeni di bellezza unica al mondo sono le grotte di mare. Lungo la costa tra Peschici e Mattinata è un continuo susseguirsi di capolavori naturali di architettura, scavati dall’acqua e dal vento.
Ne citiamo qui di seguito i nomi: “Pomodori“, “Rossa“, “Sfondata“, “Campana“, “Contrabbandieri” (che è, per così dire, la grotta storica del Gargano; essa fu scoperta nel 1954 da due pescatori: Francesco Sante e Michele Trimignino.); “Calda“, “Smeraldo“, “Del serpente“, “Dei colombi“, “Dei marmi“. Sicuramente tutte queste grotte sono da non perdere. Nelle località balneari è semplicissimo trovare servizi che organizzino gite in barca per visitare queste meraviglie.
I laghi
Per chi giunge sul Gargano dal nord della Puglia, le prime bellezze da visitare sono i laghi di Lesina e Varano.
Quello di Lesina è un lago salmastro diviso dal mare Adriatico da un duna larga 800m, detta “Bosco-isola“. Una delle sorprese del lago di Lesina è apprezzabile nei periodi di bassa marea, quando affiora l’isoletta di San Clemente. In questi luoghi è possibile godere di un paesaggio in cui convivono boschi e dune, laghi e mare, paludi e pinete. Si potrà entrare in contatto non solo con il tipico mondo floreale lagunare, ma anche conoscere da vicino la fauna del lago, partecipando allo studio del fenomeno migratorio delle rondini attraverso il birdwatching. Da non perdere il giro in laguna con le barche tradizionali (i cosiddetti “sandali”) e catamarani.
Il lago di Varano è visitabile, invece, solo tramite un servizio di trasporto effettuato da privati. Si tratta di un’esperienza mistica e misteriosa, forse resa tale dalla presenza della città fantasma di San Nicola Imbuti che costeggia la sponda occidentale del lago, zona abitata ormai solo da gabbiani, diventati custodi della chiesetta dedicata al santo. Forse per la presenza presso la foce del lago delle torri angioine del XIII sec e di resti di edifici medievali. Forse per la leggenda che lega la chiesa del S.S. Crocifisso di Varano alla scomparsa della città di Uria. O forse per l’emersione nei periodi di bassa marea del Crocifisso di Varano. Non si sa, ma resta comunque un’esperienza emozionante e indimenticabile da vivere sul Lago di Varano, anche per i suoi tramonti mozzafiato.
Le isole
San Domino, San Nicola e Caprara sono le tre maggiori isole che compongono l’arcipelago delle Isole Tremiti. Le Tremiti sono legate anch’esse ad una leggenda mitica, secondo cui l’eroe greco Diomede in seguito alla guerra di Troia si sarebbe rifugiato nella Daunia insieme ai suoi commilitoni, i quali vennero tutti trasformati, alla morte di Diomede, in uccelli simili a gabbiani (le diomedee, appunto). Da qui l’assegnazione del nome “Isole Diomedee” all’arcipelago delle Tremiti.
Partendo dalla costa della penisola, si incontra San Domino, l’isola più grande; di fronte si trova San Nicola; infine, più a Nord di tutte si incontra Caprara, il cui nome deriva dalle numerose piante di capperi di cui è ricca.
Raggiungibile anche a nuoto dalle coste di San Domino c’è il Cretaccio, uno scoglio disabitato a forma di mezzaluna, accanto al quale si erge anche un altro scoglio disabitato,Vecchia.
Molto più lontana da queste, c’è la disabitata isola di Pianosa, dalla natura incontaminata e tappa quasi obbligatoria per quanti raggiungono la Croazia a bordo di imbarcazioni e non riunanciano all’ultimo tuffo italiano. L’intero arcipelago delle Tremiti è completato da un isolato arco roccioso, detto Architello, dalla stravagante forma a collo di cigno e da un’immensa cavità, chiamata Grottone.
Il fenomeno della erosione delle coste causate dalle mareggiate, ha plasmato meravigliose grotte, cale e calette, dai nomi fantasiosi che molto spesso evocano miti e leggende. Tra queste meraviglie della natura citiamo Cala degli Inglesi, Cala Matano, Cala dei Turchi, Cala degli Schiavoni. Tra le grotte più visitate ricordiamo la Grotta delle Viole, chiamata così per via dei colori cangianti che assume per effetto delle correnti e dei riflessi della luce; la Grotta del Bue marino, nei pressi del faro, e la Grotta del Sale, chiamata così per via dell’uso che ne facevano i contrabbandieri, usandola per nascondere il sale.
La peculiarità delle Isole Diomedee non si ferma al paesaggio, per molti tratti simile a quello del Gargano, ma investe anche gli splendidi fondali, molto apprezzati dai sub di tutta Italia e non solo. E sono proprio i fondali che fanno da scenario alla più grande statua sottomarina mai realizzata al mondo. Si tratta della statua di Padre Pio, un’opera dello scultore foggiano Domenico Norcia, alta 4m e posta nei pressi degli Scoglietti di Caprara ad una profondità di 14m. Data la sua grandezza, la statua è visibile anche ad occhio nudo dall’alto.
Questa non è l’unica opera artistica di carattere religioso che si incontra nelle Isole Tremiti. Consigliamo di visitare anche l’Abbazia-Fortezza, costruita come fortificazione dell’arcipelago sul punto più alto di San Nicola, per volere di papa Gregorio XII. Sulla stessa isola si può visitare anche la Chiesa di Santa Maria, costruita interamente in pietra bianca.
Se San Nicola è famosa per le sue bellezze artistiche e architettoniche, San Domino è ricca di strutture ricettive per il soggiorno e il divertimento dei turisti: alberghi, campeggi, villaggi turistici, ristoranti e discoteche.
Le spiagge e i trabucchi
La peculiarità della costa settentrionale del Gargano sta tutta nel patrimonio storico-artistico ben amalgamato con le bellezze della natura: incantevoli spiagge e trabucchi, caratteristiche costruzioni in legno un tempo adibite alla pesca, tipiche delle coste garganiche.
Per godere appieno di queste bellezze naturali, vi consigliamo due percorsi alternativi. Se avete già una destinazione prestabilita, una volta lasciata la A-14, proseguite per la superstrada a scorrimento veloce del Gargano, per poi uscire presso la località prescelta.
Se invece intendete godervi appieno il panorama garganico, vi consigliamo di percorrere tutta la litoranea, partendo da Lesina Marina. Proprio in questa località balneare che ritroviamo il primo contributo storico: una nave merci – probabilmente di provenienza turca – arenata sulle spiagge di Lesina, con la prua rivolta verso il cielo.
La prossima tappa è a Torre Mileto, interessante sia dal punto di vista storico, ma anche per lo splendido paesaggio che lascia inevitabilmente a bocca aperta. Si possono apprezzare da qui i tramonti più belli del Gargano, quando si scorge una splendida palla infuocata capitolare dietro l’orizzonte del mar Adriatico. Torre Mileto godeva di un’ottima posizione strategica soprattutto nei periodi di guerra, insieme al castello di Peschici – posto in direzione sud – e a quello delle isole Tremiti – posto a nord. Le tre fortezze in passato sfruttavano questa loro posizione per comunicarsi eventuali attacchi dal mare.
Il tragitto che collega Torre Mileto a Rodi Garganico è una striscia di terra tra il mare Adriatico e il lago di Varano. Poco distante si incontra foce Varano, diventata ormai da anni la località balneare prediletta dagli abitanti di Ischitella. Dopo un’altra ventina di kilometri ci si imbatte in Lido del Sole, una delle località turistiche più ambite dai giovani e dalle famiglie, per via dei numerosi residence e villaggi turistici, discoteche e locali alla moda. Poco distante da Lido del Sole, c’è il primo centro turistico del Gargano Settentrionale di una certa rilevanza: Rodi Garganico. Lidi attrezzati e spiagge affollate ogni anno da turisti di ogni nazionalità, questa è Rodi Garganico, che con le sue ottime strutture ricettive è diventata una meta fissa negli itinerari garganici.
Proseguendo l’itinerario costiero, prima di giungere presso la “perla del Gargano”, si incontra un gruppo di case, alberghi e agriturismi immersi nelle pinete dove proliferano vigneti, oliveti e castagneti: ci troviamo a San Menaio, meta indicata per chi cerca un po’ di riparo dalla calura estiva.
Lasciato San Menaio, la strada costiera inizia a diventare tortuosa, segno che ci stiamo avvicinando al Gargano vero e proprio, quello scandito da incantevoli insenature e strapiombi sul mare. Stiamo arrivando a Peschici.
Alla perla del Gargano appartengono alcune tra le spiagge più belle del promontorio pugliese, belle per la loro natura selvaggia e incontaminata. Tra queste segnaliamo la caletta di Calenella, la baia di san Nicola, la baia di Manacora, la baia di Sfinale e le spiagge di Zaiana e di Calalunga.
A partire dalla baia di Sfinale fino ad arrivare a Vieste è tutto un susseguirsi di baie e coste rocciose a picco sul mare, costeggiate da numerose strutture alberghiere, residence, camping, villaggi turistici, bed&breakfast a gestione famigliare. Questo tratto di costa, sino al faro di Sant’Eufemia risulta essere anche una meta ambita da surfisti, per via del forte vento.
Il nostro viaggio termina in prossimità dei trabucchi più frequentati della costa tra Peschici e Vieste, ovvero quelli di Zaiana e San Nicola.